Laboratorio di archeologia classica
Il laboratorio di archeologia classica Capys, afferente al Dipartimento di Lettere e Beni Culturali (DiLBeC) dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”, è uno spazio aperto e dinamico destinato alla formazione, alla sperimentazione e al confronto scientifico, che promuove la ricerca archeologica integrando tutti gli strumenti per la conoscenza e la documentazione attualmente disponibili, da quelli tradizionali a quelli più innovativi.
Il nome Capys ricorda quello del compagno di Enea, riconosciuto come mitico fondatore dell’antica Capua, odierna Santa Maria Capua Vetere (Caserta) dove, al secondo piano dell’Aulario che ospita la Facoltà di Lettere e Filosofia, ha sede il laboratorio.
Le attività in corso si concentrano sulle realtà archeologiche dell’Italia meridionale, in particolare su alcuni siti della Campania e della Magna Grecia (Cuma, Capua, Pompei, Stabiae, Taranto, Metaponto, Sibari, etc.), attraverso ricerche sul campo, redazione di carte archeologiche, analisi dei monumenti e dei reperti mobili.
I membri del laboratorio, che lavorano in sinergia con il gruppo di ricerca del DiLBeC Archaeology in context: objects, functions and spaces in Magna Graecia and the Mediterranean area, sono impegnati in ricerche e scavi archeologici, mostre e allestimenti museali, organizzazione di seminari e convegni, didattica e formazione, attività che trovano un’espressione editoriale nell’omonima collana Capys (Naus editoria).
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