SCAVI
Le indagini archeologiche condotte nel santuario di Apollo a Pompei hanno permesso di ricostruire le fasi di vita più antiche dell’area e di recuperare elementi architettonici precedenti la costruzione del tempio tardo ellenistico.
Le attività di scavo, condotte dal 2015 al 2017 dal prof. Carlo Rescigno e da un cospicuo gruppo di studenti, specializzandi e dottorandi dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”, hanno portato ad investigare gran parte dell’area sacra aprendo diverse finestre temporali.
La prima campagna (2015), legata a interventi di riqualificazione del sito pompeiano e condotta da un piccolo gruppo di tesisti, ha interessato una zona subito fuori il muro orientale, limite di confine tra il santuario di Apollo e l’area del foro. Lo scavo ha confermato la presenza di una sequenza di tabernae che bordava la piazza pubblica tra la fine del III e gli inizi del II secolo a.C.
Durante la seconda campagna di scavo (2016) le ricerche hanno interessato principalmente il fianco occidentale del santuario. Il saggio ha messo in luce un tratto di strada seppellita sotto i pavimenti del portico occidentale del santuario e composta da una fitta successione di battuti. I livelli più antichi sembrano risalire all’orientalizzante recente, con un’assenza nella manutenzione della strada e un arresto nel suo lento comporsi tra il secondo quarto del V a.C. e la metà del secolo successivo.
La via e i materiali architettonici provenienti dai livelli di giacitura secondaria hanno permesso di ricostruire un santuario arcaico dominato da un edificio templare composto da elementi in tufo, legno e terracotta.
Con la terza e ultima campagna di scavo (2017) le ricerche hanno interessato tre punti chiave dell’area sacra: il podio del tempio, il portico orientale del santuario e l’area centrale del piazzale intorno all’altare.
Il saggio all’interno del podio ha permesso di recuperare intonaci dipinti, frammenti di pavimenti e frammenti di blocchi, tutti pertinenti a una fase di distruzione di un edificio databile intorno al III secolo a.C. Quello aperto lungo il fianco orientale del santuario ha messo in evidenza il limite fisico tra il santuario e la piazza del foro, due aree completamente diverse sia nella forma che nel contenuto. Da un lato, il Foro con i suoi traffici, i suoi scambi e la vitalità quotidiana, dall’altro, lo spazio del dio, sacro e non mondano. Il terzo saggio, invece, è stato effettuato nella zona centrale in prossimità dell’altare. In quest’ultima area le indagini hanno messo in luce una parte del sistema di cisterne funzionale alla raccolta delle acque piovane e una serie di tracce di buche carbonizzate, pertinenti probabilmente alla vita del piazzale. L’attività di ricerca è continuata negli anni successivi, durante i quali è stato possibile sistematizzare i dati raccolti ed elaborare ipotesi di studio circa le diverse fasi di vita del santuario, da quella arcaica sino all’obliterazione vesuviana.
(Fernando Giannella, Marco Pallonetti)
Parco Archeologico di Pompei: http://pompeiisites.org/progetti-di-scavo/santuario-di-apollo/
Bibliografia di riferimento
Rescigno 2016 = C. Rescigno, “Artigiani per Apollo: documenti rituali dalle botteghe della piazza ellenistica di Pompei”, in Per Grazia Ricevuta. La devozione religiosa a Pompei antica e moderna, a cura di F. Brunelli – M. Osanna – L. Toniolo, Roma 2016: 46.
Rescigno 2017 = C. Rescigno, “Il santuario di Apollo tra vecchie acquisizioni e nuove prospettive di ricerca”, in I Pompeiani e i loro dei. Culti, rituali e funzioni sociali a Pompei, a cura di E. Lippolis – M. Osanna, Milano 2017: 37-69.
Osanna – Rescigno 2018 = M. Osanna – C. Rescigno, “La fase etrusca di Pompei”, in Pompei e gli etruschi, Catalogo della mostra, a cura di M. Osanna, S. Verger, Milano 2018: 178-191.
Osanna – Rescigno 2021 = M. Osanna – C. Rescigno, “Nuove indagini nel Foro e nel Santuario di Apollo”, in Studium erga populum, studium erga sapientiam, Atti del Convegno, Napoli-Pompei 12-13 luglio 2018, a cura di M. Osanna, Roma 2021.
The archaeological investigations carried out at the sanctuary of Apollo at Pompeii allowed the reconstruction of the most ancient phases of the area and the recovery of the architectonic elements predating the Late Hellenistic temple.
The excavation activities, conducted between 2015 and 2017 by Prof. Carlo Rescigno and a substantial number of graduates, master and doctoral students from the Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”, explored a wide part of the sacred area opening up different temporal phases.
The first campaign (2015) was related to modern renovation interventions within the archaeological park and it was conducted by a small group of thesis students: it involved the portion just beyond the eastern wall, specifically the boundary between the Apollo sanctuary and the forum area. The excavation confirmed the presence of a sequence of tabernae which framed the public square between the end of the 3rd and the beginning of the 2nd cent. BC.
During the second excavation campaign (2016), the research primarily involved the western side of the sanctuary. The trench brought to light a section of a street composed by a tight succession of beaten earth strata, buried beneath the paving of the sanctuary western portico. The most ancient layers of the street seem to date back to the Late Orientalising period, with evidence of a lack of maintenance and the interruption of its slow sedimentation between the second quarter of the 5th cent. BC and the middle of the following one. The route and the architectonic materials recovered in secondary beds enable to reconstruct an Archaic sanctuary centred on a templar building composed by tuff, wood, and terracotta elements.
With the third and last excavation campaign (2017) the investigation involved three focal points of the sacral area: the temple podium, the sanctuary eastern portico, and the central area around the altar in the front square. The trench located within the podium allowed to discover painted plaster scraps, pavement pieces, and blocks fragments, all pertinent to the phase of destruction of a building ascribable to the 3rd cent. BC. The second trench, opened along the eastern side of the sanctuary, highlighted the physical limit between the sanctuary and the forum area. The two areas appeared very dissimilar in terms of shape and content: the forum was the location of traffics and goods exchanges with its everyday vitality; not far off, there was the house of the god, a sacral and unordinary space. Finally, the third trench took place in the central square in the proximity of the altar. In this last area the exploration put in light a system of cisterns functional to the collection of raining water as well as a sequence of traces of carbonised holes, relevant to the life in the sanctuary square. The research project continued in the following years, during which it was possible to systematise the gathered data and to elaborate new investigation hypotheses regarding the different life phases of the sanctuary, starting from the archaic period until the final obliteration by the Vesuvius eruptive catastrophe.
(trad. Ilaria Cristofaro)
Archaeological Park of Pompeii: http://pompeiisites.org/progetti-di-scavo/santuario-di-apollo/
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