Ciclo di incontri
Oggetti e parole. Conversazioni tra epigrafia e archeologia
a cura di Carlo Rescigno, Valeria Parisi, Claudio Vacanti
Università degli Studi della Campania “L. Vanvitelli”
Dipartimento di Lettere e Beni Culturali
via R. Perla 21, Santa Maria Capua Vetere (CE)
Martedì 18 aprile 2023
Aula 6, ore 8.45
Dal bronzo alla pietra: la scoperta del teatro di Halaesa e l’iscrizione di Nemenios Daphnis (SEG 59, 1100)
Michela Costanzi – UPJV-Università di Amiens, direttrice della missione archeologica francese di Halaesa
Diodoro (XIV, 16, 4) tramanda che Halaesa venne fondata dal dinasta siculo Archonídes di Hérbita nel 403 a.C., ma trasmette anche un’altra tradizione, secondo la quale furono i Cartaginesi a creare la città, dopo la pace con Dionisio, tiranno di Siracusa, nel 405 a.C.
A parte questa lunga e complessa notizia, le indicazioni sulla storia di tale centro della costa nord della Sicilia contenute nelle fonti letterarie sono rare.
Il corpus di iscrizioni di Halaesa vanta invece un numero importante di testi scoperti dalla metà del ‘500, quando il sito fu al centro dell’attenzione di molti antiquari con interessi epigrafici.
Il corpus alesino raccoglie complessivamente sessanta iscrizioni (in greco e in latino, dal IV s. a.C. al IV s. d.C.), provenienti in gran parte dall’agorà, che ci forniscono molte informazioni sulle élites cittadine, sulle cariche pubbliche, sui personaggi, ma anche sui luoghi e sui monumenti.
Saranno analizzate alcune iscrizioni di questo corpus, con una particolare attenzione al decreto onorifico per Nemenios Daphnis, che ha fornito un’indicazione importante per la scoperta di un monumento totalmente sconosciuto di Halaesa: il teatro ellenistico-romano.
Dipartimento di Lettere e Beni Culturali – Università degli Studi della Campania “L. Vanvitelli”