PROGETTI
La complessa storia edilizia dell’area, le pesanti manomissioni connesse alle sovrapposizioni moderne e la mancanza di indagini sistematiche rendono difficile delineare un quadro chiaro dello sviluppo urbano dell’acropoli di Taranto, che sorgeva sul promontorio dell’odierna Città Vecchia, in antico una stretta lingua di terra tra il Mar Piccolo e il Mar Grande, separata dal resto dell’abitato ad est tramite un fossato reso navigabile dagli Aragonesi nel 1480.
La configurazione dell’arx su una penisola protesa fra due mari ricorda la sistemazione topografica già documentata, ad esempio, dall’acropoli siracusana sull’isola di Ortigia. Lo spazio occupato dai coloni era di dimensioni minori rispetto ai confini attuali del centro storico ed era fortificato da un circuito murario, inglobato nelle costruzioni più recenti. Anche il sistema viario al servizio dell’acropoli greca, pur essendo parzialmente ricalcato da quello di epoca romana e bizantina, non risulta tuttora immediatamente riconoscibile a causa delle obliterazioni posteriori.
La vocazione religiosa e pubblica della “città alta” si evince, oltre che da monumenti come il famoso Eracle seduto lisippeo, soprattutto dai resti archeologici rinvenuti in vari punti della Città Vecchia. In piazza Castello è visibile parte del colonnato di un edificio templare arcaico, il cosiddetto tempio di Poseidone o tempio dorico, uno dei primi in pietra dell’Occidente greco, in seguito incorporato nella chiesa della SS. Trinità dei Pellegrini. Nella stessa zona orientale doveva esserci un’altra area sacra che va localizzata nello spazio oggi occupato dalla Chiesa di Sant’Agostino, dove nel Settecento fu trovato un altare in marmo di età augustea recante l’immagine di Afrodite. All’estremità opposta dell’acropoli sono stati trovati i resti di un altro tempio datato alla prima metà del V secolo a.C., di cui si conservano parte delle fondazioni della peristasi e della cella, sulla quale si impianterà la chiesa trecentesca di San Domenico.
Il sito restituisce le tracce di una frequentazione ininterrotta sin dall’età del Bronzo finale, grazie alla posizione di controllo sul Golfo e sulla fertile piana che si sviluppa a sud-est. In epoca precoloniale esso risultava occupato da un abitato indigeno; in seguito alla fondazione laconica riceve una destinazione sacra e in età ellenistico-romana assume un carattere più spiccatamente militare. La completa sovrapposizione con la città contemporanea, che dimostra un’ininterrotta continuità d’uso di questo settore urbano, ha determinato una frammentaria conservazione delle evidenze archeologiche antiche ma ha anche instaurato un rapporto potenzialmente positivo con l’attuale centro storico, come in altre acropoli coloniali.
(Mariamafalda Crisci)
Bibliografia di riferimento
Cera 2019 = G. Cera, “Osservazioni topografiche sulle mura di Taranto”, in ATTA 29: 2019, 7-19.
Cinquantaquattro 2012a = T.E. Cinquantaquattro, “Processi di strutturazione territoriale: il caso di Taranto”, in Alle origini della Magna Grecia: mobilità, migrazioni, fondazioni. Atti del Cinquantesimo Convegno di Studi sulla Magna Grecia (Taranto, 1-4 ottobre 2010), Taranto 2012: 487-522.
Cinquantaquattro 2012b = T.E. Cinquantaquattro, “Attività della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia”, in Alle origini della Magna Grecia: mobilità, migrazioni, fondazioni. Atti del Cinquantesimo Convegno di Studi sulla Magna Grecia (Taranto, 1-4 ottobre 2010), Taranto 2012: 1207-1258.
D’Angela – Ricci 2009 = Il Castello aragonese di Taranto. Studi e ricerche 2004-2006. Atti del II Seminario (Taranto, 6-7 giugno 2007), a cura di C. D’Angela – F. Ricci, Taranto 2009.
Dell’Aglio 2014 = A. Dell’Aglio, “Taranto fra V e IV secolo a.C.”, in Siris 14, pp. 63-71.
Giletti 2013a = F. Giletti, “L’acropoli di Taranto: un contributo preliminare sulle nuove ricerche”, in ArchClass LXIV, 2013: 521-544.
Giletti 2013b = F. Giletti, “Ricerche archeologiche all’interno del Castello Aragonese di Taranto. Note preliminari, in Thiasos 2.1, 2013: 21-39.
Giletti 2014 = F. Giletti, “Dati archeologici nella ricostruzione del paesaggio della Città Vecchia di Taranto”, in Il Castello Aragonese di Taranto 2014, pp. 41-71.
Giletti 2017 = F. Giletti, “L’acropoli di Taranto nel III secolo a.C.”, in Thiasos 8, 2017: 115-131.
Giletti 2020 = F. Giletti, “Le fortificazioni dell’Acropoli di Taranto: un riesame alla luce di nuovi dati”, in Fortificazioni e società nel Mediterraneo occidentale. Sicilia e Italia, Atti del Convegno di Archeologia (Catania-Siracusa, 14-16 febbraio 2019), a cura di L.M. Caliò, G.M. Gerogiannis, M. Kopsacheili, Roma 2020, pp. 345-370.
Greco 1981 = E. Greco, “Dal territorio alla città: lo sviluppo urbano di Taranto”, in AIONArch III, 1981: 139-157.
Il Castello Aragonese di Taranto 2014 = G. Mastronuzzi et al., Il Castello Aragonese di Taranto in 3D nell’evoluzione del paesaggio naturale, Bari 2014.
Lippolis 1981 = E. Lippolis, “Alcune considerazioni topografiche su Taranto romana”, in Taras I, 1, 1981: 77-114.
Lippolis 1982 = E. Lippolis, “Le testimonianze del culto in Taranto greca”, in Taras II, 1-2, 1982, pp. 81-135.
Lippolis 2002 = E. Lippolis, “Taranto: forma e sviluppo della topografia urbana”, in Taranto e il Mediterraneo 2002, pp. 119-169.
Lippolis 2005 = E. Lippolis, “Taranto romana: dalla conquista all’età augustea”, in Il tramonto della Magna Grecia. Atti del Quarantaquattresimo Convegno di studi sulla Magna Grecia (Taranto, 24-28 settembre 2004), Taranto 2005, pp. 235-312.
Lippolis – D’Angela 1996 = E. Lippolis – C. D’Angela, “Taranto: dall’acropoli al kàstron”, in Archivio Storico Pugliese XLIX, 1996: 7-45.
Lippolis 2005 = E. Lippolis, “Taranto romana: dalla conquista all’età augustea”, in Il tramonto della Magna Grecia. Atti del Quarantaquattresimo Convegno di studi sulla Magna Grecia (Taranto, 24-28 settembre 2004), Taranto 2005: 235-312.
Lippolis – Garraffo – Nafissi 1995 = E. Lippolis – S. Garraffo – M. Nafissi, Culti greci in Occidente, I, Taranto, Taranto 1995.
Lo Porto 1971 = F.G. Lo Porto, “Topografia antica di Taranto”, in Taranto nella civiltà della Magna Grecia. Atti del Decimo Convegno di studi sulla Magna Grecia (Taranto, 4-11 ottobre 1970), Taranto 1971, pp. 343-383.
Martin 1971 = R. Martin., “L’architecture de Tarente”, in Taranto nella civiltà della Magna Grecia. Atti del Decimo Convegno di studi sulla Magna Grecia (Taranto, 4-11 ottobre 1970), Taranto 1971, pp. 311-341.
Mastrocinque 2010 = G. Mastrocinque, Taranto. Il paesaggio urbano di età romana tra persistenza e innovazione, Quaderni del Centro Studi Magna Grecia 9, Pozzuoli 2010.
Mertens 2002 = D. Mertens, “Taranto. L’architettura: un aggiornamento”, in Taranto e il Mediterraneo 2002, pp. 331-342.
Osanna 1990 = M. Osanna, “Sui culti arcaici di Sparta e Taranto. Afrodite Basilis”, in PP XLV, 1990, pp. 81-94.
Porsia – Scionti 1989 = F. Porsia, M. Scionti, Taranto, Bari 1989.
Salamino 2018 = D. Salamino, “La Città e la sua ‘immagine’ in Apulia et Calabria, tra VI e X secolo. Il caso di Taranto”, in Theatroeides. L’immagine della città, la città delle immagini, Atti del Convegno Internazionale (Bari, 15-19 giugno 2016), , L’immagine della città romana e medievale, a cura di M. Livadiotti, R. Belli Pasqua, L.M. Caliò, G. Martines, Thiasos Monografie 11.2, Roma 2018, pp. 377-392.
Scofienza 2005 = R. Scofienza, Fortificazioni tardo classiche e ellenistiche in Magna Grecia. I casi esemplari nell’Italia del Sud, BARIntSer 1341, Oxford 2005.
Taranto nella civiltà della Magna Grecia 1973 = Taranto nella civiltà della Magna Grecia. Atti del Decimo Convegno di Studi sulla Magna Grecia (Taranto, 4-11 ottobre 1970), Napoli 1973.
Taranto e il Mediterraneo 2002 = Taranto e il Mediterraneo. Atti del Quarantunesimo Convegno di Studi sulla Magna Grecia (Taranto, 12-16 ottobre 2001), Napoli 2002.
Todisco 2018 = L. Todisco, “I colossi di Lisippo e la spettacolarizzazione del divino a Taranto”, in Theatroeides. L’immagine della città, la città delle immagini, Atti del Convegno Internazionale (Bari, 15-19 giugno 2016), L’immagine della città greca ed ellenistica, a cura di M. Livadiotti, R. Belli Pasqua, L.M. Caliò, G. Martines, Thiasos Monografie 11.1, Roma 2018, pp. 343-356.
Viola 1881 = L. Viola, “Taranto”, in NSc, 1881, pp. 376-436.
Wuilleumier 1987 = P. Wuilleumier, Taranto dalle origini alla conquista romana (traduzione italiana a cura di G. Ettorre), Collana di Storia e Arte Tarantina 9, Taranto 1987.
The complex construction history of the area, the huge alterations connected with modern superimpositions, and the lack of systematic investigations prevent us to have a clear picture of the urban development of the hilltop of Taranto. The Greek acropolis arose on the promontory of the nowadays Old City: in ancient time it was a narrow strip of land between the Mar Piccolo and Mar Grande, separated by the rest of the settlement on the east by a channel, made it navigable in 1480 by the Aragonese people. The configuration of the arx on a peninsula stretching out between two seas reminds about the topographical arrangement of the already documented Syracusan acropolis on the Ortygia island. The space occupied by the settlers was smaller in respect to the size of the contemporary historical city centre, and it was fortified by a wall circuits, embedded within later buildings. Moreover, the road system serving the Greek acropolis, even if reiterated by the ones in use during the Roman and Byzantine times, cannot be clearly distinguished due to later obliterations.
The religious and public character of the “high city” is inferred by the archaeological remains brought to light in many parts of the Old City, as well as by monuments such as the famous Heracles by Lysippos. At Piazza Castello, part of a colonnade pertaining to an Archaic temple, the so called “temple of Poseidon” or “doric temple”, is still visible: this was one of the first Greek stone temples in the West. Successively, it was incorporated within the church SS. Trinità dei Pellegrini. On the same eastern side of the acropolis, another sacred area should be localised in the place now occupied by the church of Sant’Agostino: there, in the eighteenth century, a marble altar from the Augustan period showing the image of Aphrodite on a side was found. On the opposite side of the acropolis, the remains of another temple datable to the half of the 5th cent. BC was bought to light: part the peristasis and the cella foundations are preserved, above which the fourteenth-century church of San Domenico was built.
At the site, an uninterrupted frequentation is attested since the end of the Bronze Age, fostered by the dominant position over the Gulf and the fertile plain extended on the south-east. In pre-colonial times, the area was occupied by an indigenous settlement. After the Laconic foundation it received a sacral character, whereas during the Hellenistic-Roman period it acquired a military function. The complete overlap with the contemporary city, which demonstrates an uninterrupted continuity of use of this urban sector, has resulted in a fragmentary preservation of ancient archaeological evidence but has also established a potentially positive relationship with the current historic centre, as in other colonial acropolises.
(trad. a cura di Ilaria Cristofaro)
Copyright: Naus srl – P.I. 07414570635